Prevalenza di infezione di HHV8 in Sicilia e fattori di rischio per la trasmissione e l’infezione del virus HHV8.


Il Sarcoma di Kaposi è una neoplasia vascolare, descritta alla fine del secolo scorso, che colpisce principalmente la cute delle estremità inferiori di soggetti in età avanzata provenienti dal bacino del Mediterraneo o di razza ebrea Ashkenazi. Questa forma definita “classica” venne descritta da Kaposi alla fine del secolo scorso. Accanto a questa forma sono state descritte altre tre differenti: forme:
- KS-endemico, presente da lungo tempo nell’Africa Sub-equatoriale, riportato in giovani adulti e bambini
- il KS iatrogeno associato all’immunodepressione in pazienti trapiantati
- KS-AIDS legato alla Sindrome da Immunodeficienza acquisita.
Nel 1994, Chang e Moore, hanno dimostrato la presenza di sequenze virali di un nuovo Herpesvirus umano denominato Herpesvirus Umano di tipo 8 (HHV8) o KSHV, in campioni bioptici di cute di soggetti affetti dalle varie forme di KS, ma non in cute di soggetti sani.

La presenza quindi di un virus coinvolto nella patogenesi del Sarcoma di Kaposi, ha imposto lo studio della biologia virale, della sua circolazione nelle varie popolazioni e delle possibili vie di trasmissione.
I primi dati sierologici sulla circolazione del virus in Sicilia sono riconducibili a studi di sieroprevalenza condotti su popolazione generale da 1 a 90 anni, utilizzando la metodica della immunofluorescenza indiretta (IFI), per la ricerca di anticorpi presenti nel siero contro antigeni specifici di fase latente e litica dell’HHV8. Questi studi hanno dimostrato che:
- la sieroprevalenza è uguale in entrambi i sessi ed incrementa in funzione dell’età,
raggiungendo i valori più alti nella classe di età più avanzata, tipica del KS classico;.
- il virus è presente e circolante nella nostra area geografica infettando il 13% della
popolazione generale (età 1-90 anni).
- elevate prevalenze anticorpali (fino al 60%) in gruppi a rischio per malattie sessualmente trasmesse confermano come l’attività sessuale, specialmente quella promiscua, possa essere una delle vie di trasmissione.
Tuttavia il riscontro di anticorpi in giovani di età inferiore ai 15 anni, ha suggerito il coinvolgimento di altri meccanismi.
Per comprendere allora quali potessero essere le modalità implicate in questa diversa via di trasmissione abbiamo ricercato le sequenze di DNA virale nella saliva e nelle cellule mononucleate del sangue periferico (PBMC) sia di soggetti con diverse forme di KS che di soggetti sani, positivi per anticorpi anti-HHV8. Abbiamo riscontrato il genoma virale sia nella saliva e nelle PBMC dei malati, che nella saliva dei soggetti di popolazione generale ed in minor misura anche nelle cellule periferiche. Il virus circola quindi nella popolazione generale ed utilizza sicuramente diverse vie di trasmissione, da quella sessuale a quella mediata da sangue o attraverso la saliva.
Tuttavia, poiché i tassi di incidenza del KS sono relativamente bassi nella nostra area geografica, dove la prevalenza dell’infezione è elevata in soggetti di età avanzata, si può presupporre che l’infezione virale rappresenti una condizione necessaria, ma non sufficiente per indurre da sola, lo sviluppo della neoplasia in un soggetto infetto.